Scritto da Margaret Mazzantini e tratto dalla sceneggiatura Un drago a forma di nuvola di Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola, Il materiale emotivo, passa al VIP sabato 16 e domenica 17 ottobre. Protagonisti del film lo stesso Castellitto, con Matilda De Angelis e Bérénice Bejo. Lui (Castellitto) nei panni di un libraio di Parigi impegnato ad accudire Albertine (De Angelis), sua figlia paraplegica, che vive chiusa dentro una soffitta e che non proferisce parola. Sarà Yolande (Bejo) a dare una bella scossa alla sua vita.
“Sono stato allievo di Ettore Scola – racconta Castellitto-. Negli anni mi ha fatto il dono della sua amicizia. Lessi questa storia, dalla quale lui aveva tratto una graphic novel, e mi piacque l’idea di realizzare la sua ultima idea. Aveva qualcosa di non concluso per cui Margaret l’ha riscritta completamente”. Girato tutto in interni e precisamente al Teatro Cinque di Cinecittà, il più amato da Federico Fellini, il film si svolge in una Parigi ricostruita e mette in primo piano tutti personaggi prigionieri di sé stessi e degli spazi nei quali vivono. “C’è un carcere che è questa piazza di Parigi, poi ce ne è un altro che è la libreria, poi sali sopra e ce ne è un altro: la soffitta. Anche l’acquario, la sedia a rotelle e i libri sono delle prigioni”. A restituirci la libertà ci pensa per fortuna la letteratura. Significativa in questo senso una battuta del film: “L’attualità uccide. Il cinema e la letteratura invece rendono eterni”. “La letteratura e il cinema ci rendono liberi- dice Castellitto-. Ciò che è rappresentato ci insegna e ci guarisce. I libri sono belli perché sono immagini inespresse. Il teatro è sempre modernissimo. Di fatto questo film è una metafora del teatro si apre e si chiude con un sipario. Stabilisce direttamente un patto con lo spettatore che è quello della rappresentazione che poi, man mano, preso dal film, si scorda”. (Cinematografo.it)