Qualcuno volò sul nido del cuculo

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Titolo originale: 
One Flew Over the Cuckoo's Nest
Un film di: 
Milos Forman
Con: 
Jack Nicholson
Louise Fletcher
William Redfield
Michael Berryman
Peter Brocco
Danny DeVito
Christopher Lloyd
133 min
Drammatico
USA
1975
Lucky Red
Prossimi spettacoli 
Lunedì 12 Gennaio ore 21:00 2D Cinema Araldo Cineteca Araldo
Martedì 13 Gennaio ore 21:00 2D Cinema Araldo Cineteca Araldo

Qualcuno volò sul nido del cuculo è un film drammatico del 1975 diretto da Milos Forman, con Jack Nicholson e Louise Fletcher.

Viene presentato in Cineteca Araldo LUNEDÌ 12 GENNAIO In versione originale ITA SUB.  e MARTEDÌ 13 GENNAIO  in versione doppiata in italiano.
Con grande coraggio e innovazione, affronta il delicato tema dei trattamenti discriminatori e disumani riservati ai pazienti psichiatrici che venivano ricoverati nelle strutture statali statunitensi, ponendo l'accento sulla paura e l'incapacità di gestire ed aiutare le persone affette da malattia mentale.
Randle Patrick McMurphy (Jack Nicholson) arriva nel 1963 all'ospedale psichiatrico di Salem, e viene accolto dal Dottor John Spivey (Dean R. Brooks), che gli spiega a quali trattamenti verrà sottoposto per capire la natura della sua malattia mentale. Durante il periodo di osservazione, assume un comportamento insubordinato e istiga alla ribellione gli altri pazienti: rifiuta le medicine, prende in giro gli infermieri e i degenti, si impossessa dell'autobus dell'ospedale e con altri compagni ruba una barca da pesca, fingendo di far parte di un gruppo di medici della struttura. Sotto la sua guida e grazie al suo esempio, gli altri pazienti iniziano a ribellarsi ai trattamenti vessatori degli infermieri e soprattutto della temibile caporeparto, Mildred Ratched (Louise Fletcher). Randal stringe amicizia con gli altri degenti, in particolare con Billy (Brad Dourif), ragazzo timido e balbuziente, e con Bromden (Will Sampson), sordomuto e dalla corporatura imponente, e cerca di aiutarli a comprendere che sono persone degne di rispetto e di essere trattate come tali, ma quando capirà che è impossibile cambiare realmente le cose, organizzerà la fuga...

QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO (One Flew over the Cuckoo’s Nest, USA/1975) Regia: Miloš Forman. Soggetto: dal romanzo omonimo (1962) di Ken Kesey e dall’opera teatrale (1963) di Dale Wasserman. Sceneggiatura: Lawrence Hauben, Bo Goldman. Fotografia: Haskell Wexler. Montaggio: Lynzee Klingman, Sheldon Kahn. Scenografia: Paul Sylbert. Musiche: Jack Nitzsche. Interpreti: Jack Nicholson (Randle P. McMurphy), Louise Fletcher (Mildred Ratched), Will Sampson (‘Capo’ Bromden), William Redfield (Harding), Brad Dourif (Billy Bibbit), Sydney Lassick (Cheswick), Christopher Lloyd (Max Taber), Danny DeVito (Martini). Produzione: Saul Zaentz, Michael Douglas per Fantasy Films. DCP. Durata: 133’

Copia proveniente da Academy Film Archive per concessione di Teatro della Pace Films. Restaurato in 4K nel 2025 da Academy Film Archive presso il laboratorio Roundabout Entertainment, a partire dal negativo scena originale 35mm e da un interpositivo 35mm. Restauro sonoro effettuato da John Polito presso il laboratorio Audio Mechanics, a partire dal mix cinematografico 5.1 approvato da Miloš Forman.

Con L’ultima corvé (1973) Jack Nicholson aveva ormai mostrato cosa fosse in grado di fare una star della controcultura nel Nuovo cinema americano. Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman rappresentava una versione incellofanata di queste intuizioni. Ma resta un film straordinario. In un paese nordico affetto da follia latente divenne il film più visto degli anni Settanta. Si tratta di un’opera autenticamente ribelle che infrange i confini tra commedia e tragedia. L’interpretazione anarchica di Nicholson nel ruolo del protagonista è inseparabile dal fantastico cast corale. Qualcuno volò sul nido del cuculo è uno dei tre film fondamentali di Nicholson in questa fase, un interessante ciclo a sé stante in cui l’attore fu diretto da un polacco (Polański), un italiano (Antonioni) e un ceco (Forman). Il più famoso dei tre è il film di Forman, tratto da un romanzo di Ken Kesey. Forman e la sua star condividevano l’interesse per le cerimonie, i crolli psichici, i sistemi di coercizione e gli atti di disobbedienza civile – cos’altro è Qualcuno volò sul nido del cuculo se non la visione di un paese come un gigantesco manicomio? L’apostolo della libertà Randle P. McMurphy (Nicholson) è quantomeno più sano del sistema. Per questo va annientato, altrimenti il sistema non sarebbe degno della propria reputazione. Le osservazioni del regista e dell’attore sul contrasto – o sul labile confine – tra sanità e follia non sono mai banali. Né ricadono nel registro puramente cupo privilegiato dai film ambientati in ospedali psichiatrici. Nicholson dà sempre il meglio come attore quando viene contrapposto a un personaggio ‘normale’ forte, in questo caso l’infermiera Ratched (Louise Fletcher), suprema nella sua inespressività, capace di affrontare le situazioni più sconvolgenti senza nemmeno riconoscere l’esistenza dell’individuo (o la sua dignità). Peter von Bagh

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