Un film generazionale, ma solo nel titolo. Ovvero 'Gli sdraiati', ultimo film di Francesca Archibugi (ancora all'Araldo fino a martedì 5 dicembre) e liberamente ispirato al romanzo omonimo di Michele Serra. Il film racconta il difficile rapporto tra un padre, Giorgio Silva (Claudio Bisio) conduttore abbastanza noto di un programma Rai (Lettere all'Italia), e un figlio diciassettenne, Tito (Gaddo Bacchini), in una Milano alto-borghese a cui non mancano problemi. Ora tra il padre separato, logorroico e maniacale, e il figlio non c'è grande comunicazione. Da parte dell'insicuro Giorgio è cosi tutto un inseguire l'affetto del figlio attorniato da amici rumorosi ed esuberanti. Tutto si complica quando entra in scena Alice (Ilaria Brusadelli) fidanzata del figlio, ma anche figlia di una ex del padre, Rosalba (Antonia Truppo), che non è mai stato fedele alla madre Livia (Sandra Ceccarelli). "Il film non è generazionale - ci tiene a dire la Archibugi -. Non raccontiamo sensi unici, non generalizziamo mai quando raccontiamo una storia. È più il titolo di Michele Serra che rende il film generazionale, Gli sdraiati, ma io l'ho interpretato come un racconto individuale". E ancora la regista:" La mia è una storia intima e individuale dove però spero si senta il rombo della storia che passa. Certo sono le vicende di ragazzi viziati, ma non è colpa loro né colpa dei padri".