Brian e Charles
Servendosi della prova maiuscola di David Earl, il film – già apprezzato allo scorso Sundance Film Festival e, più recentemente al Giffoni – inizia come una sorta di mockumentary in cui il protagonista sfonda la quarta parete e racconta la sua quotidianità direttamente in macchina. Poco a poco, il film prende la sua fisionomia più congrua: Brian non è più solo e, in modo abbastanza naturale, non ha più tempo per auto-romanzarsi. In poche parole, non parla più con noi.


