Al cinema Araldo, sullo schermo della sala di culto cittadina per eccellenza, continua la rassegna CINETECA. Immagini e suoni che hanno segnato in maniera significativa e indelebile la storia del cinema. Prestare attenzione agli orari di inizio eventi: possono variare in base alla lunghezza del film! Di norma i film di altre nazionalità vengono presentati in versione originale con sottotitoli in italiano.
Rassegna a cura di Mario Tosi. Si ringrazia Cineteca di Bologna e Lucky Red.
In programma:
LUNEDÌ 3 FEBBRAIO – Ore 21:00
PICNIC AD HANGING ROCK (Picnic at Hanging Rock, Australia/1975) di Peter Weir (107')
Australia, 1900. Durante una gita, un gruppo di ragazze di un collegio femminile scompare misteriosamente. Dall’omonimo romanzo di Joan Lindsay, il film che ha portato alla ribalta internazionale Peter Weir e il cinema australiano. “Uno studio sulla repressione” fatto di atmosfere sospese e perturbanti, di una natura abbagliante e misteriosa, di un’inquietudine indicibile sapientemente costruita attraverso immagini e colonna sonora. Introduce Ivan Pelizzari
LUNEDÌ 17 FEBBRAIO - ore 21:00
IN THE MOOD FOR LOVE (Fa yeung nin wa, Hong Kong-Francia-Tailandia/2000) di Wong Kar-wai (97')
Nella Hong Kong dei primi Sessanta un uomo e una donna affittano appartamenti contigui, poi scoprono che i rispettivi coniugi, sempre fuori campo, hanno una relazione. Cominciano a incrociarsi, guardarsi, amarsi, senza mai prendersi. Un film di corridoi in ombra, di scale, di stanze dove si dormirà soli, di sfioramenti e sguardi, incastonato come un diamante nel supporto di un’opera lirica postmoderna. Introduce Luca Doni
LUNEDÌ 3 MARZO – ore 21:00
L’ANGELO AZZURRO (Der blaue Engel, Germania/1930) di Josef von Sternberg (108')
Capolavoro indiscusso del primo cinema sonoro tedesco, L’angelo azzurro lanciò un nuovo mito femminile che avrebbe influenzato la storia, non solo del cinema. L’ambigua, sensuale, cinica cantante di cabaret Lola Lola è un personaggio iconico, il primo che Marlene Dietrich interpretò nel suo lungo sodalizio (otto film) con Joseph von Sternberg, il regista che ne plasmò l’immagine di donna fatale, libera ed emancipata. Introduce Antonio Napolitano
LUNEDÌ 24 MARZO – ore 20:45
AMADEUS (USA/1984) di Miloš Forman (158')
Amadeus è una sorta di cerniera tra il passato e il presente, ma anche capacità di confezionare un prodotto di tutto rispetto capace di attrarre il grande pubblico; accentuato senso del grottesco, delle ‘caricature’ nobili e popolari (soprattutto la corte dell’imperatore Giuseppe II, ma anche guitti, artisti e servi), ma senza dimenticare la centralità degli ‘eroi’ contrapposti. Se il giovane, travolgente e autodistruttivo Wolfgang Amadeus è il centro mercuriale del film […], il cauto, tormentato Salieri è il suo cuore oscuro. Vincitore di 8 Premi Oscar. Introduce Silvia Mannu
GIOVEDÌ 27 MARZO – ore 21:00
FANTOZZI (Italia/1975) di Luciano Salce (108')
Nella ricorrenza dei 50 anni dall’uscita, torna sugli schermi dei cinema, restaurato, il primo capitolo dell'intramontabile saga con protagonista il ragionier Ugo Fantozzi (interpretato da uno straordinario Paolo Villaggio). Non c'è nulla che vada bene al povero impiegato della Megaditta, concentrato di tutte le disgrazie umane; qualsiasi avvenimento della vita, dal più grave, al più grande al più piccolo, finisce male. Ma lui riesce sempre a venirne fuori, con generosità e infantile candore. Il film è l'adattamento dei racconti scritti dallo stesso Villaggio e contenuti nel romanzo omonimo. Introduce Luca Doni
LUNEDÌ 14 APRILE - ore 21:00
CANE RANDAGIO (Nora Inu, Giappone/1949) di Akira Kurosawa (122')
Impressionante ‘sinfonia dei bassifondi’ (Tokyo città aperta), sconvolgente viaggio iniziatico alla ricerca del proprio alter ego, e al tempo stesso tenera storia di un’amicizia (il maestro e il discepolo), Cane randagio è un film teso e dinamico, di una sapienza tecnica e stilistica stupefacente, che pone in maniera estremamente coinvolgente gli eterni problemi cari a Dostoevskij del rapporto dialettico luce-tenebre, bene-male, malavita-difensori dell’ordine. Introduce Enrico Zaninetti
LUNEDÌ 28 APRILE - ore 20:30
I SETTE SAMURAI (Shichinin no samurai, Giappone/1954) di Akira Kurosawa (207')
XVI secolo. I contadini di un villaggio riescono a convincere sette samurai a difenderli contro una banda di quaranta predoni. In realtà i samurai sono soltanto sei perché il settimo (interpretato dal prodigioso Toshiro Mifune) è un contadino che ha imparato a combattere, personaggio-chiave dell’inedita dialettica sociale del film, fra la casta nobile dei guerrieri in disarmo e il popolo umiliato e offeso. Capolavoro assoluto per la scansione narrativa, la forza plastica delle scene di battaglia e il disegno dei personaggi, “è un’epopea dello spirito umano” (Donald Richie) Introduce Enrico Zaninetti
Ingresso a tariffe standard di sala e con Cinepass