Mildred Hayes non si dà pace. Madre di Angela, una ragazzina violentata e uccisa nella provincia profonda del Missouri, Mildred ha deciso di sollecitare la polizia locale a indagare sul delitto e a consegnarle il colpevole. Dando fondo ai risparmi, commissiona tre manifesti con tre messaggi precisi diretti a Bill Willoughby, sceriffo di Ebbing. Affissi in bella mostra alle porte del paese, provocheranno reazioni disparate e disperate, 'riaprendo' il caso e rivelando il meglio e il peggio della comunità. Al suo terzo film, Martin McDonagh conferma una visibile impronta: infiltrare la tragedia dentro la commedia nera. Tre manifesti a Ebbing, Missouri sposa la pratica prediletta ma sposta più avanti la riflessione. I più attenti l'avevano già capito con In Bruges, e anche col sottovalutato 7 psicopatici, che Martin McDonagh aveva stoffa e talento per fare il regista ad altissimi livelli, lui che che era già considerato uno dei maggiori commediografi viventi.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri - che è bello fin dal titolo, e dal manifesto diffuso mesi prima il debutto del film sugli schermi del Festival di Venezia - è la consacrazione sua e la conferma di queste considerazioni. Com'è giusto che sia, considerato da dove viene il suo autore, Tre manifesti è un film che nasce sulla base di una sceneggiatura solidissima: tanto per l'intreccio che mescola commedia nera, neo-noir e western contemporaneo con sfacciata agilità, quanto per i dialoghi che sono secchi, divertentissimi, pieni di d'insulti e di sarcasmo ma senza l'ombra di inutili tarantinismi. Come non ha nulla di coeaniano, ma è estremamente personale, il giocare sottile del film con l'assurdo e il paradossale.
E però McDonagh è uno che sa sempre molto bene dove mettere la macchina da presa e come muoverla; uno che ha un gran bel gusto per l'inquadratura ma non si perde in inutili svolazzi estetici e retorici. La speculazione sale e progredisce, affondata nel Missouri, situato al centro degli States e rivelatore della crisi che scuote il Paese. Nello stato che non ha mai completato il percorso dallo schiavismo e genocidio delle origini al garantismo costituzionale e all'ideale pluralista multiculturale, l'autore svolge la storia di una madre che vuole giustizia. VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR: MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA (FRANCES MC DORMAND) E MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (SAM ROCKWELL).
Da Lunedì 28 agosto presso la cassa del cinema VIP sarà possibile acquistare la card di abbonamento valida per l'accesso ai 20 titoli della ventesima edizione della rassegna EffettoNotteVipforum, l'appuntamento con i film provenienti dai Festival Internazionali. Le proiezioni si terranno al Martedì e Mercoledì alle ore 21:15 e al Venerdì alle ore 17:00. - Abbonamento a 20 titoli: € 75,00 - Possibilità di ingresso a tariffe standard per i non abbonati.