Scordato, film diretto da Rocco Papaleo, racconta la storia di Orlando (Rocco Papaleo), un uomo dal carattere mite che lavora come accordatore di pianoforti. Da diverso tempo lamenta forti dolori alla schiena e si vede costretto a recarsi da una fisioterapista, Olga (Giorgia). Dopo un attento esame la donna individua il problema dei suoi malanni: si tratta di una contrattura "emotiva". Per risolvere il problema, Orlando deve portare una sua foto da giovane a Olga, come punto di partenza per la terapia. Questa particolare richiesta porterà l'uomo a intraprendere un viaggio nel suo passato e rivivere la sua vita per scoprire in quale momento è diventato l'uomo che è oggi, solitario e pieno di contratture.
Rispetto alle opere precedenti di Rocco Papaleo, Scordato ha un altro passo e un altro tono, anche se a fare da sfondo alla storia è sempre la Basilicata. Con onestà e un po’ di amarezza, l’attore parla di solitudine e di una crisi personale legata per il protagonista a una tragedia familiare che non è mai stata elaborata, mentre per lo stesso Papaleo causata dll’isolamento del lockdown. Per raccontarla, il regista inventa un alter ego del protagonista che è la sua parte giocosa e che rende poetico e felicemente strampalato un film nel quale Giorgia si ritaglia il ruolo di una fisioterapista, dimostrando di saper recitare.