Australia, 1900. Durante una gita, un gruppo di ragazze di un collegio femminile scompare misteriosamente. Dall’omonimo romanzo di Joan Lindsay, il film che ha portato alla ribalta internazionale Peter Weir e il cinema australiano. “Uno studio sulla repressione” (Guido Fink) fatto di atmosfere sospese e perturbanti, di una natura abbagliante e misteriosa, di un’inquietudine indicibile sapientemente costruita attraverso immagini e colonna sonora. “Abbiamo lavorato molto duramente per creare un ritmo allucinato e ipnotico, così da far perdere la consapevolezza degli eventi. Ho fatto tutto quello che potevo per ipnotizzare lo spettatore e tenerlo lontano da ogni possibile spiegazione” (Peter Weir).
Introduce il film Ivan Pelizzari
Soggetto: dal romanzo omonimo (1967) di Joan Lindsay. Sceneggiatura: Cliff Green. Fotografia: Russell Boyd. Montaggio: Max Lemon. Scenografia.: David Copping. Interpreti: Rachel Roberts (Mrs. Appleyard), Vivean Gray (Miss McCraw), Helen Morse (Mlle. de Poitiers), Kirsty Child (Miss Lumley), Tony Llewellyn-Jones (Tom), Jacki Weaver (Minnie), Frank Gunnell (Mr. Whitehead) Anne-Louise Lambert (Miranda), Karen Robson (Irma). Produzione: Hal McElroy, Jim McElroy per McElroy & McElroy, British Empire Films Australia, The South Australian Film Corporation, The Australian Film Commission, Picnic Productions Pty. Ltd. Durata: 107