"Guidare è il solo modo per conoscere un Paese", parola di Jacques, chauffeur per qualche giorno e accompagnatore della protagonista nel movimentato viaggio in auto attraverso l'entroterra francese. Saranno i pittoreschi scorci afferrati dal finestrino e le avventure vissute durante le soste non programmate a persuadere Anne che, in fondo, Parigi può attendere.
Anne (Diane Lane) è sposata da molti anni con un impegnatissimo produttore hollywooddiano (Alec Baldwin), che le sottrae tempo e attenzioni per soddisfare le imprevedibili richieste della capricciosa industria cinematografica. Stanca di un uomo che mette continuamente il matrimonio in secondo piano, Anne accetta un passaggio in macchina da un socio in affari del marito (Arnaud Viard) in procinto di mettersi al volante da Cannes alla Capitale. L'amichevole Jacques ha una visione infantile della vita, si meraviglia delle scoperte, assapora il buon cibo e sa apprezzare gli effetti di un ottimo bicchiere di vino. In sua compagnia, il tragitto calcolato di sette ore si trasforma in un lungo viaggio alla scoperta di se stessa, grazie a quei piccoli gesti che risvegliano in lei passioni sopite e una gioia di vivere che credeva perduta.
Anne un po’ titubante e perplessa riesce gradualmente a perdere la diffidenza verso l’affascinante Jacques (tombeur de femmes , in italiano “sciupafemmine”, interpretato dal bravissimo Arnaud Viard, che ci fa pensare a Yves Montand) e a farsi coinvolgere in questo viaggio descritto in maniera impeccabile. La descrizione minuziosa delle vivande, accompagnate da una splendida fotografia fa venire allo spettatore l’acquolina in bocca, sembra di sentire il profumo dei cibi e dei vini prelibati e raffinatissimi che Jacques ben conosce e ne descrive storia e caratteristiche. Per non parlare dei formaggi e dei salumi, sia sulla tavola che nelle charcuterie e del profumo dei fiori ( le rose che Anne adora insieme al suo debole "la cioccolata"). La descrizione dei vini fa pensare a Sideways...