La storia di una giovane donna con un matrimonio fallito alle spalle, che combatte tutti i giorni per realizzare il suo piccolo sogno di aprire un negozio di parrucchiera tutto suo. Jasmine Trinca è la protagonista del film. "Fortunata è un nome ma anche un destino, e non è detto che quel destino sia fortunato. È un aggettivo singolare femminile, ma anche uno sguardo nei confronti della vita". Sergio Castellitto parla del film con cui concorre alla 70esima edizione del Festival di Cannes - unico italiano - nella sezione Un Certain Regard: Fortunata, appunto, basato sulla sceneggiatura di Margaret Mazzantini, sua moglie e autrice di tutti i suoi film da regista, da Libero Burro a Nessuno si salva da solo, passando per Non ti muovere, La bellezza del somaro e Venuto al mondo.
A interpretare il ruolo di Fortunata, madre single di una bambina di otto anni che cerca di inventarsi una vita, e non solamente sopravvivere, alla periferia di Roma, è Jasmine Trinca. Per trovare la propria indipendenza economica Fortunata apre un negozio di parrucchiera, ma non tutto filerà come lei sogna... Accanto a lei Stefano Accorsi nei panni di uno psicologo infantile, Edoardo Pesce in quelli dell'ex marito stalker, Alessandro Borghi - in un inedito look alla Jared Leto nel ruolo dell'amico tossicodipendente di Fortunata e Hanna Schygulla in un difficile cammeo, poiché interpreta il ruolo di una malata di Alzheimer. "Fortunata è una Madame Bovary delle borgate romane", ha detto Castellitto. "E Jasmine Trinca, con cui ho già lavorato in Nessuno si salva da solo, è una persona speciale con cui c'è una bella intesa umana e artistica. Io amo gli attori con cui lavoro, me li scelgo non solo per il loro talento ma anche per la loro sostanza."