Quella tra Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini è forse la rivalità più famosa e prolifica della storia dell’arte: il primo fu architetto dal carattere inquieto e ribelle, che rifiutò la mondanità e i meccanismi dell’aristocrazia romana; il secondo, perfettamente inserito nell’alta società e nelle sue dinamiche di potere, è ricordato per le formidabili creazioni commissionate dalle più alte cariche del suo tempo. In un instancabile gioco al rialzo, il loro iconico antagonismo ha dato forma ad alcuni dei capolavori più straordinari della scultura e dell’architettura barocca.
Parte da questi presupposti il docu-film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, premiato ai Nastri d’argento 2024 nella categoria "Documentario d’arte". La pellicola – prodotta da Sky e Quoiat Films, con la regia di Giovanni Troilo e il soggetto di Luca Lancise – non racconta semplicemente la storia di due uomini ambiziosi e dall’innato talento, ma accende i riflettori sulla rivoluzione architettonica barocca, che cambiò per sempre l'immaginario e la topografia della città eterna.
Protagonista assoluto del lungometraggio è Borromini, genio tormentato – rivale di Bernini ma, in primo luogo, in lotta con sé stesso – che arriverà a scegliere la morte pur di toccare l’eternità. Arricchito dal racconto di critici, registi, professori ed esperti di caratura internazionale, il film vede la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Daria Borghese, Aindrea Emelife, Waldemar Januszczak e Paolo Portoghesi.
