Regina incontrastata da cinquant'anni delle migliori commedie di Hollywood, Shirley MacLaine fa il suo ritorno sul grande schermo in Adorabile nemica, nei panni di Harriet Lauler, milionaria dispotica e irresistibile. Harriet Lauler è stata una donna importante in ambito pubblicitario ma ora vive da sola tenuta alla larga da tutti, ivi compresi l'ex marito e la figlia Elizabeth. Ciò è in gran parte dovuto al suo assoluto bisogno di controllo su qualsiasi attività e persona. L'età anziana la spinge a un'iniziativa inconsueta: intende conoscere il suo necrologio prima che sopravvenga la morte. Per far ciò assume d'imperio una giovane addetta alla stesura degli stessi sul giornale locale che lei stessa ha finanziato. Il loro rapporto non sarà semplice.
La sceneggiatura di Stuart Ross Fink (al suo esordio) cerca il suo punto di forza nello sviluppo dell'idea iniziale: una persona che ha una così forte smania di controllo da voler conoscere in anticipo cosa si dirà di lei dopo il suo trapasso e che incarica qualcuno di sondare quanti la conoscono per apprendere quale immagine hanno e conserveranno di lei. Se anche nel film non ci fosse altro (che però c'è) basterebbero i minuti iniziali in cui i silenzi prevalgono sulle parole per inserirlo nell'antologia delle performance attoriali da ricordare. Ogni ruga, ogni sguardo, ogni gesto assumono significato.