La gazza ladra, in originale La pie voleuse, racconta la vicenda di una donna che lavora con dedizione per assistere anziani nel quartiere marsigliese dell’Estaque. Nonostante la sua generosità e il senso del dovere, Maria vive una situazione economica difficile. Spinta dal desiderio di aiutare il nipote a realizzare il sogno di diventare pianista, inizia a sottrarre piccole somme ai suoi assistiti. Il suo gesto, compiuto in apparenza con tenerezza e buone intenzioni, viene però scoperto, e una denuncia mette a soqquadro la sua esistenza. Il film si snoda così tra dramma intimo e tensione morale, in un contesto profondamente legato alla realtà sociale.
Guédiguian riflette sui limiti tra giusto e sbagliato e sulle condizioni che spingono le persone a scelte discutibili pur di restare umane. La gazza ladra è un film descritto come una favola moderna, in cui il confine tra altruismo e colpa è molto sottile. La storia solleva interrogativi sull’etica quotidiana e sulla precarietà vissuta da molte persone invisibili della società e come spesso accade nel cinema del regista francese, il messaggio è sì politico ma non ideologico. Il suo interesse si focalizza sul valore delle relazioni, sulla capacità di resistere e sul senso di giustizia che nasce dal basso, in contesti segnati da difficoltà concrete. Maria, il personaggio di Ascaride, non è un’eroina tradizionale, ma una donna ordinaria che compie un gesto inconsueto nel suo piccolo mondo. (Coming Soon)