Hey Joe, film diretto da Claudio Giovannesi, racconta la storia di Dean Barry (James Franco), un veterano americano del New Jersey, che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda Guerra Mondiale e che ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni '70, per conoscere suo figlio. Dean vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il padre americano.
Se fino a questo momento Claudio Giovannesi aveva raccontato col suo cinema della generazione dei figli, ora si occupa (anche) di quella dei padri. Assieme a Maurizio Braucci e a Massimo Gaudioso, il regista costruisce una storia semplice, dritta, essenziale e proprio per questo sempre centrata, e coinvolgente. Il naturalismo ruvido che è sempre stato cifra registica di Giovannesi, qui si ammorbidisce seguendo coordinate più tradizionalmente narrative che di derivazione documentaristica, ma lo stile visivo del film non ne risente né in verosimiglianza né in efficacia visiva.